
Identità multipla: come integrare ruoli diversi senza perdere chiarezza
“Ma quindi tu cosa fai, esattamente?”
Cos’è l’identità multipla (e perché è una risorsa)
Per identità multipla intendiamo una carriera poliedrica in cui coesistono competenze e ruoli diversi. Non è un percorso indeciso: è un portfolio di capacità che ti permette di leggere i problemi da più prospettive e di combinare strumenti differenti. I vantaggi:
- Creatività e pensiero laterale: colleghi mondi diversi e generi soluzioni originali.
- Resilienza e adattabilità: se un mercato rallenta, attivi altri assi di competenza.
- Valore end‑to‑end: puoi coprire fasi differenti di un progetto (diagnosi, esecuzione, comunicazione).
I rischi reali (e come evitarli)
- Messaggio poco chiaro: troppe etichette confondono. Soluzione: definisci un filo rosso che unisca tutto.
- Dispersione: contesti e task diversi costano energia. Soluzione: timeboxing e giorni a tema.
- Percezione di “generalista”: puoi sembrare superficiale. Soluzione: mostra prove di profondità (case, risultati, metriche).
Il tuo posizionamento in 3 passi
- Tema guida
Formula una frase che unisca i tuoi ruoli:
“Aiuto persone e organizzazioni a crescere integrando sviluppo HR, formazione e coaching, con contenuti che trasformano pratica in metodo.” - Pilastri di offerta
Scegline 3, coerenti con il tema (es. People & Culture, Learning Design, Coaching). - Prova di impatto
Per ciascun pilastro, mostra 1–2 evidence: numeri, prima/dopo, testimonianze, output concreti.
Come presentarti (LinkedIn, bio, colloquio)
Headline LinkedIn (formula)
Ruolo A | Ruolo B | Outcome per il cliente
Esempio: Learning & HR Strategist | Coach | Aiuto team e leader a crescere con programmi formativi misurabili.
Sezione “Informazioni”
Usa uno schema semplice: Problema → Metodo → Prova → Call to Action. Evita l’elenco infinito di ruoli; racconta il perché che li integra.
Colloquio
- Narrativa coerente: spiega i passaggi di carriera come scelte intenzionali legate al tema guida.
- Metodo STAR: Situazione‑Task‑Azione‑Risultato con metriche (% miglioramento, tempi, qualità).
- Porta casi: una slide per progetto con problema → contributo → outcome.
Integrare (non scegliere): la cassetta degli attrezzi
- Landing “hub”: una pagina che riunisce bio breve, pilastri, case study, contatti.
- Calendario a blocchi: mattine per deep work, pomeriggi per call; giorni a tema (es. lunedì HR, martedì formazione).
- Processi riutilizzabili: checklist, template, rubriche di valutazione per ridurre il costo del cambio contesto.
- Confini chiari: scope e obiettivi per ogni incarico; no a “tutto e subito”.
Metriche che contano per profili multiruolo
- Outcome: NPS/eNPS, adozione di pratiche, riduzione tempi/attriti, performance dei team.
- Learning: competenze sviluppate (pre/post), tasso di trasferimento sul lavoro.
- Reach & proof: case pubblicati, testimonianze, speaking, contenuti formativi fruiti.
FAQ rapide
Devo scegliere un solo titolo?
No. Devi scegliere un filo conduttore. I titoli sono strumenti; il valore è il problema che sai risolvere.
Come evito di sembrare “tuttofare”?
Mostra specialismi complementari e <strong